La Lumaca Baiata, vuole e da opportunità al disabile di vivere la sua normale vita lavorativa

Al di fuori dei circuiti assistenziali, il futuro di un giovane diversamente abile non può essere separato dalla necessità di avere un’occupazione. Il lavoro si impone come una prospettiva fondamentale nell’educazione di una persona, anche quando vi sono menomazioni, disabilità ed handicap.
L’asserzione “noi siamo quello che facciamo” è tanto più vera in presenza di handicap.
“L’importanza dell’attività lavorativa per l’handicappato – scrive Montobbio – è evidente a tutti (…); infatti il lavoro rappresenta non solo lo strumento essenziale dell’autosufficienza ed il tramite primario della socializzazione, ma anche l’elemento fondamentale della realizzazione di se stessi, della risoluzione delle problematiche dell’autostima e dell’identità.
L’avvio di una attività produttiva, il recupero di una vita in comune, determinano per il giovane handicappato le occasioni per un inserimento più generale nel contesto sociale e costituiscono un elemento importante al fine della sua crescita psicologica e relazionale.
Il lavoro rappresenta inoltre la logica conclusione di tutta l’attività di inserimento, socializzazione e riabilitazione svolta nelle età precedenti”.